Il debito inpagabile

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Romani 13,8-10

Hai mai avuto un debito nella tua vita?
Hai dei debiti in questo momento?
Miei caro in Cristo, se non lo sai il giorno che sei entrato a far parte della famiglia di Cristo, per mezzo dell’opera di GIUSTIFICAZIONE DI GESÙ, sei diventato un debitore a vita.
Non è un debito nei riguarda della salvezza ricevuta per la fede riposta in Gesù, dichiarato unico e solo Dio e sovrano nella tua vita.
NONO!! Questa è GRAZIA, dono immeritabile oltre ad essere impagabile.
Il debito che Paolo, oggi riporterà alla mente, se hai dimenticato:
AMORE VERSO IL PROSSIMO!!
Leggere brano
Nella mente di Paolo era ben chiaro ciò che aveva definito fino ad adesso.
Paolo dichiara questo, debito continuo, impagabile, da un concetto iniziale, da quell’amore che Dio ha amalgamato e messo in noi, affinche sia manifestato e offerto al prossimo.
Il contesto, ci richiama alla nostra attenzione dal vs 9 in poi, che quest’amore e verso il credente, verso il popolo di Dio,, ma, ma ancora più incomprensibile un debito per il non credente.
Domanda: HAI APPROFONDITO QUESTA LETTERA IN TUTTI I 16 CAP.?
Perché se hai letto, sarà semplice collegare questo passaggio, forse sarà più digeribile comprenderne questa verità.
Paolo fa spesso al riferimento al debito in questa lettera, basta ricordarsi
1,14 Debito verso il mondo; VANGELO
8,12 Debito verso lo S.S.; SANTIFICAZIONE
13,6 Debito verso lo Stato; TASSE
E ora Paolo dipinge un ponte che collega ciò che hai ascoltato la scorsa settimana, con con questo amore verso il prossimo.
E finché l'amore governa il rapporto, il cosiddetto debito continua
Paolo lascia per noi, quello che sono 3 chiavi per la vita pratica, quotidiana del credente.
3 chiavi che non sono per Dio, per insegnare a Dio come operare.
RESPONSABILITA’ verso il prossimo;
RISPETTO nei confronti del prossimo;
RiSULTATO nella tua vita;
vs 8 Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.
Questa affermazione, non allude che un credente non possa avere un prestito, o che non possa fare una stipula ad esempio di un mutuo o una macchina. ma che sia fatto con saggezza, con lo scopo di rimborsare ogni cosa e di non fare il passo più lungo della gamba per non incombere ALLA PUNIZIONE vs 5.
Eppure per quanto io possa soddisfidare tutto questo, questa tua responsabilità di dovere amare non riuscirai mai a ripagarlo. Sarà sempre un debito in sospeso.
E l’intenzione dell’apostolo, non è quello di demoralizare il credente, anzi lui vuole spronare la tua vita a dare il massimo per il tuo prossimo.
Questo amore divino, non è qualcosa che nasce da te, non è una conseguenza dovuta dalla persona che ami.
Si tratta di un amore diverso da ogni altro tipo di amore, giacché si manifesta non sol- tanto nei confronti di chi è amabile, ma altresì di chi è nemico.
Galati 6,10 Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede.
Questo amore si manifesta nel dare (un dono che, generalmente, compor-ta un sacrificio). È in questo modo che “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito Figlio” (Gv 3:16) e che “Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei” (Ef 5:25). Si tratta soprattutto di una questione di volontà piuttosto che di emozione. Il fatto che riceviamo l’ordine di amare significa che si tratta di un’azione chepossiamo decidere di fare.
Se, invece, l’amore fosse un’emozione incontrollabile che ci assale inaspettatamente, non potremmo essere ritenuti responsabili al riguardo. Con questo non si deve negare che l’emozione vi partecipi in qualche misura. Per una persona non convertita è impossibile manifestare questo amore di- vino; in effetti, è impossibile anche per un credente, se questi si affida alle sole sue forze. La sola possibilità che ci è data per metterlo in pratica è attingere le forze dallo Spirito Santo dimorante in noi.
perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge...
Paolo in questo passo ci sta dicendo che l’amore verso il prossimo non basta mai, eppure professando questo amore, STAI PORTANDO A COMPIMENTO LA LEGGE, che vuol dire… STAI PORTANDO A COMPIMENTO LA VOLONTA DI DIO.
Puoi comprendere bene di che legge parliamo, leggi il cap 7 di Romani.
Incapaci di adempiere a questa legge da soli, a causa della nostra condotta pessima, egoncentrica, di ribellione ai precetti del Signore.
Una legge buona, data da Dio, resa debole per causa della nostra incapacità, peccato.
Una legge che ti schiacciava con questo macigno di peccato.
Eppure Dio ha tolto quel peso, Egli ci ha liberati sia dalla condanna della legge mediante la morte di suo Figlio, sia dalla schiavitù della legge mediante la potenza del suo Spirito.
Affinchè, io e te potessimo portare a compimento il principio che sta dietro alla legge, 10 COMANDAMENTI
amore verso Dio;
amore verso prossimo.
E vero, io e te siamo sotto la nuova legge, il nuovo patto sancito da Cristo, ma ciò non toglie che la legge dell’ A.T. non sia ancora tutt’ora essenziale per noi.
vs 9 Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».
Questa idea di realizzazione nell'amore è spiegata ulteriormente nel versetto 9, dove Paolo mostra che la seconda tavola del Decalogo (cioè la seconda metà dei Dieci Comandamenti) è riassunta in questa unica regola: "Ama il prossimo tuo come te stesso".
La prima metà (tavola) dei Dieci Comandamenti è incentrata sui rapporti con Dio, e la seconda metà sui rapporti con gli altri, quindi Paolo sceglie la seconda metà per enfatizzare i rapporti d'amore.
E questo è l’insegnamento che Paolo prende da nostro Signore, nei vangeli-
Quindi nella praticità nella maniera che mi sforzo per curare me stesso, io devo avere la stessa passione, lo stesso amore e cura verso il prossimo.
La prima cosa che devi fare è mostrare la testimonianza di Cristo nella tua vita agli altri, come ho detto all’inizio il tuo debito verso il mondo, e il VANGELO DI GESÙ che ti è stato affidato.
Qualche settimana fa parlavo con Marinella, della messa in pratica dell’amore di Dio in noi verso il prossimo.
Oggi se ci guardiamo attorno, vediamo il contrario di quello che Paolo sta lasciando a noi.
vs 10 L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge.
Infine, Paolo spiega più esplicitamente come l'amore adempia la legge. Ciò che Paolo ha affermato positivamente in 12: 9-21 (l'amore è fare del bene per gli altri) è ora affermato negativamente per effetto: L'amore non fa male al prossimo. Cerchiamo solo il bene per gli altri e ci rifiutiamo di prendere parte a manipolarli o ferirli. Con i credenti siamo "dediti gli uni agli altri" (12:10) e con i non credenti "benediciamo e non malediciamo" (12:14). Rispetto a ogni prossimo mostriamo amore costante ed evitiamo danni.
Così facendo adempiamo la legge, che ancora una volta significa portarla a compimento, riassumerne lo scopo.
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