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2 Corinzi 1,3-7
2 Corinzi 1,3-7
2 Corinzi 1,3-7 3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, 4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione; 5 perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 6 Perciò se siamo afflitti, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione, la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi sopportiamo. 7 La nostra speranza nei vostri riguardi è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, siete anche partecipi della consolazione.
GUILLAUME LE GENTIL
Un astronomo francese, la sua vita fu normale fino al 1761 a causa del passaggio di Venere in diversi punti della Terra e quindi facendo parte di un progetto internazionale.
E il punto scelto per vedere Venere fu quello di andare a Pondicherry, in India COLONIA FRANCESE partendo a marzo del 1760 mentre era in viaggio:
SCOPPIA LA GUERRA DEI 7 ANNI tra Francia e Inghilterra, e gli fu impedito di proseguire;
Lontano da casa, dopo un’ anno di attesa inutile riesce a salpare nel marzo 1761, sapendo che il passaggio di Venere era previsto il 6 giugno 1761, mentre era in viaggio.
I VENTI MANDARONO LA NAVE FUORI ROTTA, e 5 settimane perse;
ARRIVATI A DESTINAZIONE Pondicherry, per colpa della guerra, l’astronomo ritorno indietro.
Guillame ci riprovo dopo 8 anni, nella Filippine, cacciato dagli spagnoli;
1768, arriva alla destinazione, prepara ogni cosa giorno precedenti con un cielo bellissimo, arriva 3 giugno, data designato: CIELO SCURO E NUVOLOSO.
Malattia, ritardò il rientro;
Ritornando in Francia, la nave viene colpita da una tempesta, naufragio.
Dopo 11 anni, riusci a ritornare a casa, per scoprire:
DICHIARATO MORTO;
POSTO DI LAVORO PERSO E AFFIDATO A UN SUO RIVALE;
AVEVA PERSO MOGLIE, RISPOSATA;
FIGLI SPERPERATO TUTTA L’EREDITA.
Quanti problemi, quante sofferenze che ha vissuto quest’uomo per quello che lui era stato chiamato a fare.
Questo mi ha fatto pensare alla vita di Paolo, quante sofferenze ha vissuta, quanti problemi a patito, per la chiamata ad apostolo al servizio verso il Signore.
E come LE GENTIL, che in alcuni momenti pensava di impazzire per tutti i problemi, anche Paolo, ha avuto momenti di sconforto, momenti di paura.
Ma Dio non ha mai mancato a rispondere ed incoraggiare Paolo.
E Paolo riporta questo incoraggiamento quando inizia la 2 lettera ai Corinzi.
Brevemente un pò di contesto, Paolo aveva ricevuto notizia dei Corinzi, sapeva in che maniera aveva lasciato quella chiesa era contrariata della chiamata di Paolo a servire il Signore, dovuto dall’influenza di falsi apostoli che si erano insediati con falsi insegnamenti nella mente dei credenti da accusare Paolo.
Nonostante ciò Paolo aveva amore per questa chiesa, ricevette notizie buone da parte di essa, una buona parte dei credenti si era ravveduta dal loro comportamento verso Paolo erano afflitti nel cuore, provati nella propria condotta.
Paolo inizia questa lettera incoraggiando i credenti e questa mattina incoraggiare sia me che anche te CREDENTE O NON CREDENTE.
Questa mattina dovrai dare la tua risposta nei problemi, nelle difficoltà,
Paolo da la sua risposta in 9 versi
LEGGERE BRANO
L’apostolo Paolo, inizia questa lettera in maniera diversa dalle tante altre lettere che lui ha scritto.
In molti casi, Paolo ringraziava Dio per la vita della chiesa, lodava Dio per la testimonianza delle chiese che lui si rivolgeva, ringraziava Dio per come interveniva nella vita dell chiesa.
Ma questa volta no, questa volta lui inizia sempre con un obiettivo di incoraggiare,
Ringraziando Dio, per come è intervenuto nella propria vita.
Io non so se ringrazi Dio nella tua vita, o come ringrazi Dio, eppure Paolo loda Dio, ringrazia Dio prega a Dio, COME????
Paolo, è vero, l’intervento divino è verso di lui, ma il centro del suo cuore e della sua mente era Dio:
vs 3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione,
Paolo aveva pienamente riconosciuto ciò che Dio ERA per lui.
Il Dio onnipotente, 3 volte santo, misericordioso, immutabile, onnipresente, onnisciente che guarda la mia e la tua vita, come un Padre che ha cura di lui.
Un Padre che ha avuto un premura particolare, dando suo Figlio Gesù.
Solo con questa descrizione Paolo enfatizza l’opera salvifica dei peccati da parte di Dio per me e per te.
Signore —> SOVRANO;
Gesù —> SALVATORE;
Cristo —> PROMESSA.
Un Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione.
Colui che individua, vede i suoi figli oltraggiati, respinti, frustrati, problemi, difficoltà.
E interessante notare che in questa preghiera di ringraziamento di Paolo, lui non fa mancare nulla;
Dio di ogni consolazione —> Spirito Santo;
E vediamo l’azione del Dio Triuno, PADRE - FIGLIO E S.S.
Paolo ha piena certezza, su chi riposto, depositato, la sua vita.
Paolo non inizia dall’intervento di Dio, ma inizia riconoscendo chi è il vero Dio che interviene nella sua vita.
OGGI, COM’È IL TUO RINGRAZIAMENTO VERSO DIO?
Colui che consola, non vuol dire solamente, unicamente questo SENSO DI TRANQUILLITA’, vivere in mari calmi, ma vuol dire che
COLUI CHE INTERVIENE TI DA CORAGGIO PER AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE, AFFLIZIONI E ALTRO.
9 “Have I not commanded you? Be strong and courageous! Do not tremble or be dismayed, for the Lord your God is with you wherever you go.”
Giosuè 1,9 Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».
Quando riconosco il Signore e il suo intervento, devo comprendere che c’è un motivo, c’è un prodotto che Dio sta compiendo in quel momento nella tua vita.
Sta producendo ciò che servirà per fortificare la tua fede, per essere un beneficio tu stesso verso altri, coloro che hanno bisogno di incoraggiamento
vs 4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione;
E quello che oggi Paolo sta facendo con queste parole, e quello che oggi è il mio intento incoraggiare la tua vita, ad avere coraggio per affrontare determinate situazioni, ma sopratutto riporre la tua vita in Dio.
Paolo è stato incoraggiato a persistere nonostante nonostante le avversità nella chiamata di Dio nel proclamare il Vangelo;
Caro fratello e sorella, ospite che sei qui questa mattina, quando affida la tua vita a Cristo, non vuol dire che non avrai problemi, ma ti darà ciò che ti è necessario per affrontare ogni situazione.
Come lo so??? Per mezzo della sua Parola, che trasforma uomini, da guida a uomini e donne che sono qui presenti, che sono testimonianza e incoraggiamento di come Dio interviene nella propria vita.
Parole che danno pace, che consolano quelle di Cristo in
33 “These things I have spoken to you, so that in Me you may have peace. In the world you have tribulation, but take courage; I have overcome the world.”
Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».
Questa testimonianza dell’intervento di Dio, sarà usato dal Dio di consolazione per incoraggiare la mia e la tua vita.
Quella sorgente di vita, colui che risana l’anima mia crollata dalle difficoltà usa la cosa più preziosa, la cosa instimabile, usa ciò che dona garanzia eterna, ossia l’opera di salvezza Cristo.
Paolo ne fa la sua descrizione, Paolo come un artista dipinge l’atto d’amore di Dio, Paolo usa ciò che Dio ha messo a disposizione per incoraggiare la tua vita
vs 5 perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 6 Perciò se siamo afflitti, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione, la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi sopportiamo.
L’esempio di Gesù, ti deve far riflettere su quello che lui ha subito per portare salvezza ai peccatori.
Ciò che i nostri peccati hanno provocato a Cristo, quei peccati intrecciati in quella corona di spine, il peso che lo schiacciava dei nostri peccati che lui ha portato fino a quel monte il Golgota per donare il suo corpo e versare il suo sangue per dare a te speranza.
Ma devo dire che molti pensano, e devo dire anche molti credenti che una vita vissuta credendo in Gesù, sia senza problemi, come se vivere sotto una campana, vivere senza malattie, perché Cristo mi protegge.
Ma molte volte, si dimentica come Dio attraverso prove svariate modella quel diamante grezzo, per raffinarlo a suo piacimento e per renderlo preparato per la sua opera.
vs 6 la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi sopportiamo.
Sofferenze che Paolo conosceva bene infatti nel cap. 11
23 Are they servants of Christ?—I speak as if insane—I more so; in far more labors, in far more imprisonments, beaten times without number, often in danger of death. 24 Five times I received from the Jews thirty-nine lashes. 25 Three times I was beaten with rods, once I was stoned, three times I was shipwrecked, a night and a day I have spent in the deep. 26 I have been on frequent journeys, in dangers from rivers, dangers from robbers, dangers from my countrymen, dangers from the Gentiles, dangers in the city, dangers in the wilderness, dangers on the sea, dangers among false brethren; 27 I have been in labor and hardship, through many sleepless nights, in hunger and thirst, often without food, in cold and exposure. 28 Apart from such external things, there is the daily pressure on me of concern for all the churches. 29 Who is weak without my being weak? Who is led into sin without my intense concern? 30 If I have to boast, I will boast of what pertains to my weakness.
23 Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé) lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte. 24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; 25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini. 26 Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli; 27 in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità. 28 Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese. 29 Chi è debole senza che io mi senta debole con lui? Chi è scandalizzato senza che io frema per lui?
30 Se bisogna vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Questo non vuol dire che io non debba pregare, chiedere al Signore aiuto, magari di togliere quel fardello.
Ma io devo avere quel cuore come Paolo che diceva
8 Concerning this I implored the Lord three times that it might leave me. 9 And He has said to me, “My grace is sufficient for you, for power is perfected in weakness.” Most gladly, therefore, I will rather boast about my weaknesses, so that the power of Christ may dwell in me. 10 Therefore I am well content with weaknesses, with insults, with distresses, with persecutions, with difficulties, for Christ’s sake; for when I am weak, then I am strong.
8 Tre volte ho pregato il Signore perché l'allontanasse da me; 9 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.
Paolo ha tratto le somme della sua vita, ha compreso pienamente la volonta di Dio.
E ha risposto piena fiducia non in se stesso, ma in colui che un giorno darà un freno a tutte le afflizioni.
Quando vedo le parole di Paolo, le sue sofferenze e soprattutto le sue parole verso quel Dio, che oggi molti lo vedono distante, MA CHE LUI E VICINO A COLOR CHE LO CERCANO, sono parole che personalmente hanno incoraggiato la mia vita circa10 anni fa.
15 marzo 2011 la perdita di mio nonno, oltra a questo problemi nella mia famiglia come in tutte le famiglie.
E se non bastava questo, dovere andare via dalla propria città 18 marzo 2011, come se fossi in un mare in tempesta.
Eppure nonostante tutto, Il Dio della consolazione non ha mancato a stendere il suo braccio e porgere il suo orecchio al mio grido d’aiuto.
Da quel momento, ho visto come l’architetto celeste aveva progettato ogni minimo dettaglio nella mia vita, e come esperto manifestarlo giorno dopo giorno, in modo da poter gustare la sua consolazione.
Oggi, come allora, vedo speranza in questa consolazione.
E ciò che Paolo, sperava verso i Corinzi
vs 7 La nostra speranza nei vostri riguardi è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, siete anche partecipi della consolazione.
Oggi, è la mia speranza in questa chiesa, verso di te caro fratello e sorlla.
In questi tempi così difficili.
E tu caro amico e amica, stessa speranza tu possa essere sperare nella consolazione di Dio.