Saggi sull'educazione cristiana ( Van Til )
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Il libro di Cornelius Van til, possiamo notare come la cultura odierna e moderna necessita di essere fondata su Cristo.
Quando parliamo di cultura, l’autore da un enfasi su ciò che è l’istruzione scolastica fondamentale per la formazione dei giovani.
Giovani che devono essere istruite nell’essere moderni,ma con un orientamento rivolto verso Cristo.
La cultura del nostro tempo non è cristiana, essa è una cultura più antropocentrica che Cristocentrica, una cultura moderna che focalizza la sua attenzione sull’uomo alleato con Satana che, altresì focalizzata su Cristo Gesù.
Quindi parliamo di una cultura cristiana e non cristiana.
Entrambe non si differenziano dall’impegno del membro di essa, perchè entrambi, cristiani e non cristiani possono essere attivi nella propria vocazione.
Ma ciò che differenzia le due culture è basata su tre principi di cui lo scopo che persegue, secondo quale modello si focalizza e per quale motivo.
Lo scopo del credente è dare la gloria a Dio, in ogni cosa che si cimenta a svolgere, ad operare l’ho fa consapevole che tutta la creazione è sotto la condanna divina per via del peccato e sa altrettanto che Cristo ha preso su di se quella condanna portando a compimento il proprio compito cultura e di conseguenza tutto alla gloria di Dio, vuol dire seguire l’insegnamento e l’esempio di Cristo.
Dare la gloria a Dio, vuol dire che in ogni ambito nella quale il cristiano opera nella sua vocazione, deve far respirare il profumo di Cristo.
Mentre il pensiero moderno, è centrato sull’uomo stesso. Pensare che il proprio agire deve essere fatto per la gloria di Dio non gli passa neanche per la mente.
L’uomo ha fatto di sè stesso, lo scopo di ogni sforzo culturale e nella cultura moderna lo scopo e quello di far crescere la personalità umana libera e autosufficiente.
Ed un cristiano che vive purtroppo in questa cultura, in ogni caso deve richiamare questa generazione perversa al ravvedimento. E quando parliamo di un cristiano che è chiamato per dare la gloria a Dio, deve ricordarsi della sua chiamata a svolgere il suo compito culturale.
E non solo lo scopo, ma anche nel modello che la cultura moderna si differenzia.
Mentre il cristiano, tenta di erigere una cultura moderna sulla volontà di Dio, la cultura non cristiana se il suo scopo non è dare la gloria a Dio, allora anche tutto di essa è realizzata secondo il modello dell’uomo.
In questa cultura non cristiana, vediamo applicato ciò che l’apostolo Paolo affermava nel primo capitolo della lettera ai Romani al verso 25 che dice: che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore.
Questo, sostanzialmente è il pensiero della cultura odierna, tutto gira attorno all’uomo.
L’uomo dirige, egli è la fonte ultima di tutte le norme egli stesso è al di sopra di tutte le leggi.
La motivazione per far maturare la cultura moderna è diversa da entrambe.
Mentre quella cristiana enfatizza che il punto di partenza è la fede in Cristo Gesù, la sua visione è Gesù Cristo vincitore e non solo salvati per grazia ma collaboratori del suo regno.
Il compito dell’educatore cristiano, è un compito arduo nella cultura moderna che tenta di tirare a se ogni uomo.
Per questo urge la necessità di una scuola cristiana, che insegna ai bambini che Cristo Gesù è il Salvatore e per la fede in lui che siamo resi figli di Dio.
Una cultura che oggi è molto simile a quella greca, e in questa definizione della prospettiva della sintesi l’autore condanna il cattolicesimo romano perchè mantiene le istanze della grecità come il libero arbitrio e autodeterminazione e al contempo dati biblici come la rendezione la necessità della salvezza.
Quindi l’autore condanna tutte le culture o “religioni” che vogliono sintetizzare il messaggio cristiano con quello greco pagano, cosa non fattibile perché il cristianesimo va da una direzione mentre il paganesimo identificato come quella della cultura greca va dalla parte opposta.
Ed in effetti e ciò che fanno gli arminiani o i cattolicesimi che cercano di far coesistere queste due istanze, sbagliano, mentre il calvinismo mantiene la sovranità di Dio come unica istanza su cui fa riferimento e non cerca di annaquare come fanno gli arminiani o i cattolici attreverso alle istenze citate in precedenza come se l’uomo fosse padrone del suo destino.
Questo comporta un sminuire che l’uomo è un peccatore, che è una creatura di Dio, ma che essa, cioè l’uomo è partecipe di tutto quello che può essere Dio. Questo non si incastra in ciò che la Scrittura insegna.
L’educatore cristiano che segue questo principio è destinato al fallimento, quando il suo compito è di stabilire che Cristo è il centro di tutto lo sforzo culturale, il mondo non è un prodotto del caos, ma esso è creato e governato da Cristo.
Per questo motivo che oggi c’è la necessità di una scuola cristiana, stesso Gesù ha dato valore è importanza all’insegnamento.
E non poche difficoltà si riscontrano in essa, come il nemico, Satana cerca di ostacolare la possibilità che le generazioni possani essere educate secondo i principi biblici.
Questo non ci meraviglia, infatti il Maestro, il Signore Cristo Gesù continuamente era ostacolato dal nemico, Satana.
Infatti, l’autore descrive che vi fu una guerra all’ultimo sangue tra Cristo e Satana per tutto la vita di Gesù.
E vero che la chiesa, ha un ruolo fondamentale per educare ed insegnare ciò che la Parola dice, eppure chi ha un impatto impressionante nella vita di un bambino è l’educatore che applicato Efesini 1,5-10 che viene applicato affinchè i nostri figli vedano come Cristo è impegnato in questa che l’autore chiama, guarigione onnicomprensiva.
Oggi, ogni uomo, donna e bambino è coinvolto in questa battaglia cosmica, che vede l’opposizione di Satana verso l’opera del Signore. E non è un qualcosa che riguarda solamente l’attualità, ma è dai tempi della Genesi che vediamo ciò.
Molti penseranno che questo è solo un fattore religioso, ma in realta è qualcosa che riguarda la cultura in se.
Se prendiamo come esempio l’arca di Noè, essa contenne non solo la chiesa di Dio, ma anche quella che era la razza umana. Dio salvò la razza umana per dare la possibilità di sviluppare una cultura cristocentrica.
Se pensiamo al popolo di Dio scelto, Israele viveva in una teocrazia, che non era solo religione, ma una vera e propria società che aveva delle leggi che caratterizzavano la vita quotidiana.
Come sant’Agostino definisce che la società odiena chiamata Città dell’uomo e il regno di Cristo chiamata la Città di Dio, che la prima segue l’esempio di Adamo ed Eva, ascoltando la voce di Satana e la seconda credono i Dio e focalizzano la propria essitenza e obiettivo di vita Cristo.
La cultura odierna che è definita antropocentrica che si basa sull’esperienza umana, l’uomo al centro.
Oggi, pensiamo come i grandi riformatori che l’uomo ha bisogno, necessità di ricevere la propria istruzione da Cristo tramite la Scrittura.
Questo non priva il dialogo tra le due culture, sappiamo che le scuole pubblica hanno nella storia hanno fatto tante cose, ma non si può far finta di niente, quando l’istruzione che i bambini ricevano e qualcosa che alimenta solo la propria mente ma è scarsa nel riempire l’anime e il cuore.
Come dice Van Til, ecco cosa vogliamo che vedano i nostri ragazzi, che le scuole cristiane siano un baluardo nella fede cristiana contro il principe delle tenebre.
E come Gesù, pianse vedendo Gerusalemme persa a seguire la falsa, anche noi piangiamo quando vediamo una cultura che man mano di sgretola nelle mani del nemico.
Ma, ogni credenti, ripone fiducia nel Signore, sapendo che è più che vincitore in Cristo Gesù.
E ciò che mi aspetto con grande speranza in Gesù, che i miei figli possano ricevere questa educazione, e possano diventare SAGGI NELL’EDUCAZIONE CRISTIANA.