La teologia del vangelo di Luca ( Green ) (2)
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Transcript
Quando ci interfacciamo al vangelo di Luca, abbiamo bisogno di capire chi è l’autore.
Luca come afferma lo storico Eusebio, era originario di Antiochia di Siria, egli è l’autore del vangelo e anche del libro degli Atti, da come si evince dalla sua prefazione.
Molte fonti descrivono che Luca era un medico e compagno di viaggio dell’apostolo Paolo di Tarso.
Di Luca sappiamo che egli non era ebreo, ma Gentile. una persona molto colta, conoscitore della lingua greca e tra l’altro aveva conoscenza della letteratura e retorica greca.
Aveva una profonda conoscenza dell’A.T. e questo è notevole nella sua narrazione del vangelo.
Vangelo che inizia con una prefazione che dice così:
1 Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, 2 come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, 3 è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, 4 perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.
Ciò che è determinante capire quando ci approcciamo al vangelo, e di stabilire il genere letterario. Questo è fondamentale perchè avverte il lettore o l’ascoltatore su ciò che potevano aspettarsi dal vangelo.
Infatti da come possiamo vedere dall’impostazione della prefazione, è un genere narrativo, infatti è una narrazione (diegesis) che riporta di eventi che Luca stesso si è accuratamente informato.
Informazioni che con molta probabilità sono state avute dai molteplici viaggi fatti con Paolo, tra l’altro descritti nel libro degli Atti, la prigionia con Paolo che ne fa menzione Paolo stesso in FIlemone 24 e 2 Timoteo 4,11, queste informazioni da come leggiamo sono pervenute da testimoni oculari che hanno visto e vissuto quei eventi che riguardano Cristo.
Quindi, Luca con ogni probabilità e venuto a conoscenza di materiale come il Vangelo di Marco ed usato come fonte per revisionario il materiale già in possesso. E ciò accresce autorità al suo racconto, soprattutto se era indirizzato a persone che conoscevano o riconoscessero quei eventi raccontati nel vangelo.
Collegato sempre al genere narritivo lucano, vediamo che la prefazione del vangelo appartiene o considerato una storiografia