Senza nome Sermon (2)

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Aggeo 1,3-4

Viene chiamata la scatola del futuro usata per lo più da adolescenti, nella quale vengono inseriti oggetti di vario genere che hanno una significato importante per la persona e che desidera che le generazioni futura quando la troveranno posso vedere quel determinato oggetto.
Immagina invece se quella scatola fosse una scatola delle priorità, che viene riempita man mano da te nell’arco dei tuoi anni da cose importanti da fare, QUALE SAREBBERO LE PRIORITÅ OGGI NELLA TUA VITA???
Io non solo, ma io spero che questa mattina sia tu che i tuoi figli, possiate uscire da questa sala con delle priorità bibliche.
Ma so per certo quel’era la priorità per il popolo d’Israele e il profeta Aggeo ce ne da la descrizione.
LEGGERE BRANO abbiamo Abacuc, Sofonia, AGGEO e viene prima di Zaccaria fine OLD TESTAMENT
LEGGERE BRANO
La domanda retorica che vediamo non è per ottenere informazioni, ma per stimolare le persone a considerare la loro situazione.
Ed è una domanda che il Signore fa per mezzo del profeta Aggeo per evidenziare la mancanza di maturità del popolo, l’indifferenza e il poco zelo verso il Signore.
C’è un forte contrasto in questa domanda, perché ci rivela la situazione, il contesto il popolo di Dio aveva perso di vista la priorità giusta nella loro vita.
La priorità non era più quella che riguardava il loro Dio, ma riguardava i propri interessi!!!
E queste parole fanno eco a quelle parole di Paolo quando scrive alla chiesa di Filippi
Filippesi 2,21
Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù.
Forse oggi tu hai altre priorità.
Priorità che si dispongono in una sorte di classifica e magari quella più importante e forse una della ultime.
Aggeo vuole che il popolo inverta il loro comportamento e porti così piacere e gloria a Dio.
PRIORITÅ SBAGLIATA
Pensare a se stessi
vs 4 ‘Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno”.
Se tu leggi il libro di Esdra cap. 3:1-13 vedrai che il tempio comincia ad essere ristabilito, il popolo aveva ricevuto le materie prime, soldi per pagare le spese, comprare il legno di cedro del Libano.
Avevano ricevuto tutto quello che serviva ma subito dopo o lavori si erano fermati.
E qualcosa mi dice che non è diverso da oggi, tante iniziative, tanti progetti, tante risorse donate e magari come il popolo d’Israele si inizia a tutta forza a gogo, ma poi A LA FAMIGLIA, IL LAVORO, ME STESSO, DEVO FARE QUESTO e man mano la priorità giusta viene a mancare.
E qui il senso di questa domanda non è tanto sul fatto di abitare nella casa, certamente il Signore non ha piacere che vai a vivere sotti i ponti, ma il senso di questa domanda è NON ESISTI SOLO TU, esiste Dio - esiste la chiesa locale e tu e io dobbiamo fare la nostra parte.
Il punto non è quanto sono abbellite le case: BEN RIVESTITE
arredate con materiale costosi e lussuosi;
tetto che copre la casa.
Il profeta sta contrapponendo la loro totale mancanza di preoccupazione nei confronti della casa del Signore con il loro zelo per le proprie case!
Es. tempo fa ho avuto a che fare con un fratello che non dedicava tempo per la chiesa e più delle volte ascoltavo riferendo alla sua casa HO FATTO QUESTO, HO FATTO QUELLO.
Oggi penso è cosi che deve essere il cuore del credente, che si lascia trascinare dall’egoismo, dal consumismo e quando c’è da preoccuparsi per donare risorse e tempo alla propria chiesa, ci sono ALTRE PRIORITA prima della chiesa.
Il mio cuore deve essere come quello di Davide che ha provato tristezza e vergogna quando mise a paragone la sua priorità con quella del Signore.
2 Samuele 7,2
disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in un palazzo di cedro e l'arca di Dio sta sotto una tenda»
Scegliere il nostro comfort rispetto all'obbedienza è un segno di priorità sbagliata.
Come credenti dobbiamo avere lo zelo di Davide, di Salomone per la casa di Dio, quindi della chiesa, del corpo di Cristo.
Gesù si è arrabbiato quando il tempio del Padre era stato usato come luogo di mercato
Giovanni 2,13-17
13 La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». 17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma».
Ma se oggi pensiamo alla luce di ciò che il Signore ci insegna riguardo al tempio IO E TE SIAMO IL TEMPIO DI DIO.
Allora io devo molte volte fare una scelta dedicare tempo alla chiesa.
2) PRIORITÅ GIUSTA
Il Signore
vs 4 “Mentre questo tempio è in rovina?’”
Aggeo richiama il popolo a ricostruire il tempio…perché?
Quale era il ruolo del tempio???
Il tempio era un simbolo della presenza di Dio tra il Suo popolo.
Basta leggere la narrazione dell’esodo riguardo la dimora per il Signore e di ciò che dice a Mosè
Esodo 25,8
“Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro”.
Non che Dio avesse bisogno di un luogo, ma il tempio oltre a simboleggare la presenza di Dio, serviva come ricordo tangibile dell’alleanza di Yahweh con Israele. E l’esistenza fisica ricorda e favorisce l’obbedienza al patto e altresi all’adorazione al Signore.
Oggi non abbiamo bisogno del tempio, oggi magari gli ebrei il fattore tempio e ancora importante.
Ma la Bibbia, ci indentifica come il tempio dello Spirito Santo e come tempio, quindi la chiesa deve adorare Dio, come??? IN SPIRITO E VERITÅ ( Giovanni 4,23-24).
Come Cristo dava enfasi così importante di adorare Dio, di avere il Signore come la priorità assoluta nella propria vita.
Israele aveva trascurato il Signore, trascurato la chiamata di benedizione per le nazione straniere, tradotto per oggi stai trascurando la chiamata che ti è stata rivolta come figlio di Dio nell’opera Sua, ALLORA NON STAI ONORANDO DIO, NON STAI GLORIFICANDO DIO.
Com’è scritto nella Bibbia: Glorificare Dio è lo scopo della nostra vita!
Isaia 43,7
tutti quelli cioè che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti.
Jonathan Edwards disse: “Il grande fine dell'opera di Dio, che è variamente espresso nella Scrittura, non è che uno; e questo fine è chiamato in modo appropriato e completo: "La gloria di Dio".
Questo popolo era un popolo incoerente, un popolo che si era ben consolidato dopo il loro ritorno dall’esilio infatti perchè avevano costruito le loro case.
Non avevano scuse da presentare per non portare a termine la volontà di Dio.
l Signore aveva dimostrato la sua fedeltà al Suo popolo a cui era legato con un patto, portandolo in patria, ma il popolo non si dimostrò fedele al Signore: abbandonò la costruzione del tempio!
Non c’era nulla di sbagliato nel rendere le loro case confortevoli,  il problema era che le per le persone Dio non aveva la priorità!
Il motivo per cui Dio si è rivelato è perché il popolo pensava che non era il momento di ricostruire il tempio!
Il popolo al tempo di Aggeo scelse coscientemente il benessere personale e non l’opera di Dio!
Il Signore deve avere la nostra priorità perché lui solo è Dio.
Quando le nostre case, le nostre famiglie, il lavoro, i piaceri, e così via, prendono il sopravvento, rispetto alla centralità di Gesù Cristo, rappresentano un pericolo per la nostra vita spirituale.
Significa che non stiamo vivendo secondo la volontà di Dio, come discepoli di Gesù Cristo, dobbiamo metterlo sopra ogni cosa.
Questo passaggio ci ricorda che il più grande desiderio di Dio per noi è che lo onoriamo e obbediamo ai suoi comandi.
Quale la tua priorità oggi???
Ann Hasseltine, nata nel Massachusetts nel 1789, cresciuta in una famiglia importante da adolescente si consacra a Signore.
disse: "Guidami nel tuo servizio, e io non chiedo altro. Non sceglierei la mia posizione lavorativa, o il luogo di lavoro. Fammi solo conoscere la Tua volontà, e mi comporterò prontamente".
All’età di 21 anni era una maestra, conobbe un giovane Adoniram Judson che voleva diventare missionario.
Lei conservava nel suo diario questo scritto:
“Dio ha un indubbio diritto di fare con me come sembra buono ai suoi occhi. Mi rallegro di essere nella sua mano, che è ovunque presente e può proteggermi in un posto come in un altro. Quando sono chiamata ad affrontare il pericolo, a passare attraverso scene di terrore e angoscia, Egli può ispirarmi con forza e permettermi di fidarmi di Lui. Sia che trascorra i miei giorni in India o in America, desidero spenderli al servizio di Dio e trascorrere l'eternità alla Sua presenza. Sono disposta a rinunciare ai comfort temporali e a vivere una vita di difficoltà e di prove, se è la volontà di Dio. ‘Ecco la serva del Signore; sia fatto a me secondo la tua parola’ (Luca 1:38)”.
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